Il temperamento del proprietario può influenzare il comportamento del cane/gatto e la qualità della relazione percepita dal proprietario?
Di Silvia Giallorenzo
La personalità degli individui e alcuni aspetti dell’attaccamento in combinazione tra loro, possono impattare negativamente o positivamente sulla relazione.
I cani e i gatti trascorrono molto tempo con il proprio umano instaurando un legame profondo, definito attaccamento, similarmente a quello che si instaura tra genitore e figlio. Grazie a numerosi studi sappiamo che il tipo di attaccamento crea l’impalcatura che è in grado di influenzare interazioni, emozioni e comportamenti futuri.
Identificare le caratteristiche di questo legame potrebbe migliorare la relazione tra umano e animale domestico, prevenendo l’insorgere dei comportamenti definiti problematici (tra i principali che portano alla rinuncia del cane sono aggressività e ansia da separazione), così favorendo maggiore beneficio psico-fisico per tutti i componenti della relazione.
Un recente studio del 2023 ha esplorato l’associazione tra personalità dell’umano, del cane e del gatto, benessere mentale del proprietario, comportamenti indesiderati dell’animale e stile di attaccamento. Tra i dati (vedi grafico di Gantt) più esplicativi vediamo che il tratto caratteriale del proprietario, corrispondente al nevroticismo secondo il modello teorico sulla personalità dei Big Five, è associato positivamente (aumenta) all’ attaccamento di tipo ansioso, sia con il cane che il gatto, cioè: più è “nevrotico” o meglio più è presente il tratto nevroticismo nella personalità del proprietario e maggiori saranno le probabilità che i due interspecifici avranno di sviluppare un attaccamento di tipo ansioso . Gli individui che ottengono un punteggio più alto nella scala del nevroticismo hanno più probabilità della media di essere emotivamente instabili, provare ansia, preoccupazione, paura, rabbia, frustrazione quando si trovano in una relazione/interazione affettivamente fondata). L’attaccamento ansioso si manifesta solitamente con la tendenza al pensiero che qualcosa di brutto possa accadere al cane o al gatto e nel bisogno di elevata vicinanza con l’animale domestico. Questo dato è confermato da un altro recente studio (Kujala et al., 2023) in cui si è visto che una maggiore affettività negativa del proprietario (tendenza ad avere pensieri negativi e tristi) era collegata ad una maggiore vicinanza emotiva e maggiori costi della relazione, percepiti dal proprietario.
Un altro importante dato che vediamo è come l’iperattività del cane sia associata positivamente con l’attaccamento di tipo evitante che si manifesta come bisogno di distanza dal cane o gatto, una minore vicinanza emotiva del proprietario al cane (Kujala et al., 2023) e difficoltà nel cercare supporto dall’animale. Anche l’aggressività del cane è associata in modo positivo all’attaccamento evitante mentre la socievolezza è associato negativamente: diminuisce quanto più il legame è distanziante (Stahl et al., 2023). In un altro studio i dati ci dicono che alti livelli di nevroticismo, bassa piacevolezza e stabilità emotiva, sono legati con alti livelli di aggressività e paure nel cane. (Gobbo et al., 2020)
L’instaurarsi di attaccamento evitante o ansioso impatta negativamente sul benessere mentale del proprietario, sulla qualità della relazione e sul comportamento sociale e cognitivo dell’animale domestico (Stahl et al., 2023).


Fonti Bibliografiche:
- Pet and owner personality and mental wellbeing associate with attachment to cats and dogs – Stahl et al., 2023
- Modulation of dog-owner relationship and dog social and cognitive behaviour by owner temperament and dog breed group – Kujala et al., 2023
- What makes a good dog-owner team? – A systematic review about compatibility in the personality and attachment – Bender et al., 2023
- Dog’s sociability, owner’s neuroticism and attachment style to pet sas predictors of dog aggression – Elena Gobbo and Manja Zupan – 2020